11 luglio, 2008

lettera aperta del circolo PRC di San Donato

Ieri ho ricevuto questa lettera aperta a me indirizzata e inviata anche alla stampa, a cui oggi ho risposto, direttamente al Direttivo del Circolo PRC che mi ha scritto, ma mi sembra giusto pubblicare qui sia la lettera aperta che la mia risposta. Facendolo, non vìolo alcuna privacy, visto che questa lettera è stata resa pubblica dagli estensori.

Ritengo giusto dare voce alle critiche, alle quali comunque ho cercato di rispondere, e lo scopo di questo blog è proprio socializzare e stimolare il dibattito a sinistra, quindi volentieri pubblico quanto segue, anche in considerazione del fatto che la stampa non ha dato molto spazio a questa lettera aperta, almeno fino ad ora, e ritengo quindi giusto e corretto quello spazio, nel piccolo di questo blog, offrirlo io.

Mi permetto una sola annotazione, certo mi aspettavo, anzi speravo anche in voci critiche: io e Maurizio Zamboni siamo del tutto consapevoli di avere "messo i piedi nel piatto" e speriamo in un confronto ricco e vivace; ma ci piacerebbe davvero che si passasse dagli attacchi personali alle analisi politiche propositive e di merito, che favoriscano un dibattito di ampio respiro, realmente utile per ragionare di contenuti e programmi.

Riccardo Malagoli



Spettabile Presidente,
dai giornali locali di queste ultime settimane, abbiamo appreso il Suo resoconto del lavoro svolto come Presidente del Q. re S. Donato e di come vuole sviluppare i suoi progetti futuri, che sono stati presentati come il frutto del Suo impegno politico - istituzionale di questi anni.
Tra le dichiarazioni da Lei rilasciate ve ne sono molte che ci hanno notevolmente, negativamente, colpiti.
Ci riferiamo, in particolare, alla rendicontazione sui molti successi da Lei ottenuti, e tra i quali annovera anche il progetto detto del "Piratino".
Come ex compagni di partito, come direttivo del circolo "G. Milli" San Donato, nel quale Lei ha lungamente militato, e come cittadini attivi nel quartiere, troviamo assolutamente sconcertante che Lei si assuma onori che non Le appartengono.
Come Lei dovrebbe ricordare la stesura del progetto del Piratino è il prodotto di mesi di lavoro di straordinari compagni del circolo, che si sono impegnati a fondo e che lei ora disconosce, evitando persino di ringraziarli pubblicamente.
A fine stesura il progetto del "Piratino" Le è stato presentato, e successivamente esposto alla Vicesindaco Scaramuzzino, che lo ha apprezzato e poi fatto suo.
Non siamo, in cerca di riconoscimenti, ne' di polemiche, ma vorremmo un atto di onestà e verità nei confronti di coloro che hanno lavorato, nell'ombra, per un progetto concreto di integrazione ed accoglienza.
Avere abbandonato il partito, ci auguriamo, non voglia significare abbandonare la correttezza e l'onestà.
Altro punto critico sono i suoi progetti per gli adolescenti e le politiche giovanili.
Da anni denunciamo la mancanza di spazi, la mancanza di politiche serie.
Da anni le sottoponiamo la drammaticità della situazione in alcune zone del quartiere, l'abbandono delle fasce giovanili, il conseguente degrado e, infine, l'incapacità di attuare progetti concreti.
Pur manifestando tutta la nostra stima per le persone che, nonostante questo clima, operano in Quartiere, e analizzando i risultati, si può senz'altro dire che qualche corso di ballo, qualche serie di films in biblioteca, qualche tentativo di coinvolgere con corsi di fotografia frange esigue, non hanno prodotto alcun risultato credibile.
Di visibile c'è l'abbandono della "periferia", il conseguente vandalismo sub culturale che non ci si preoccupa di arginare, l'arroganza di nascondere i problemi del territorio con facili trionfalismi in chiave pre - elettorale.
In un quartiere difficile come il nostro non esistono veri spazi sociali per i giovani. Persino nei casi portati a conclusione come Covo e Sottotetto questo si può tranquillamente affermare.
Dalla Sua azione è chiaro che preferisce utilizzarli come strumento di propaganda e, tutt'al più, affidarli a persone (di fiducia?) che ne vogliono solo trarre un profitto economico e personale.
Il Link ne è un esempio emblematico: ha preferito non agire, in piena sintonia con lo stile dell'attuale Sindaco, dando di fatto credito a personaggi incredibili, ma con qualche sponsor in Assessorato, ed omettendo le denunce fatte dai fondatori storici, ma anche dal nostro circolo, sulle illegalità in corso nell'ultimo anno dentro quell'Associazione.
Del progetto iniziale di centro culturale e di progetto etico e di promozione sociale non era rimasta che una pallida ombra.
Viene da pensare, rabbrividendo, che questo è successo, come una sorta di vendetta, anche perché era promosso da compagni e operatori che hanno un punto di riferimento nella nostra organizzazione.
Doveva essere il fiore all'occhiello di una visione moderna dello sviluppo territoriale dell'area CAAB, ma Lei è stato in grado di contribuire fattivamente alla sua prematura fine, e ora si sta impegnando, come nel caso del progetto "Piratino" a firmarne la realizzazione.
Per inciso sulle sorti urbanistiche di quell'area aleggia uno silente mormorio di mega progetti speculativi.
Caro presidente, con profonda amarezza, Le vorremmo dire che questi anni, che speravamo fossero anni di intensa progettazione sociale ed innovazione culturale, si sono rivelati, dolorosamente, anni di assoluta continuità con le solite, vecchie politiche, impregnate dal cinismo di individui che hanno scelto la politica come mestiere e hanno abbandonato la passione e l'entusiasmo.
il direttivo del Circolo P.R.C. "G. Milli" San Donato

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